“Dimenticatevi il sole spietato di Agosto. A Luglio a NY fa freschetto…”
Sono tornato nella Grande Mela con lo spirito di un Tuareg che cerca l’oasi nel deserto e quando la vede pensa sia un miraggio.
La sensazione che ho avuto atterrando al JFK è stata subito di una mancata corrispondenza tra ricordo e realtà . Un aereoporto piu’ pulito ed efficiente di come l’avevo lasciato può aver contribuito ad una sensazione del genere. Sembrava di essere scesi a Bruxelles.
Forse il terminal dell’American Airlines è migliore di quello di Delta? Forse il viaggio è durato 7ore e mezza invece che 8 e mezza? Chissa’…
Anche la linea per prendere il TAXi mi sembrava piu’ ordinata. Il solito pakistano ci ha portato al centro di Manhattan. Il nostro albergo era sulla 50ma all’angolo con Lexington. Non potevamo chiedere meglio.
Siamo stati accolti da un nubifragio tropicale violento, tipico di NY. Ci siamo comprati subito un poncho di plastica e l’ombrello.
I primi 4 giorni sono serviti come grande ripasso di una Manhattan, leggermente diversa da come l’avevo lasciata 2 anni prima.
Anzitutto sono fiorite molte aree pedonali in centro, tra Broadway e Times Square. Le strade chiuse ospitano nuove sedie a sdraio per chiunque desideri riposarsi al centro di un delirio caotico e divertente, fatto di luci colorate, miasmi di fritto, esalazioni di gas bianchi che salgono su dalle fogne, spinti da bombole di azoto incastrate nei tombini.
E’ come un grande mix culturale, fatto di razze, di etnie, di gente che arriva da ogni parte. C’è tutto il mondo rappresentato. Chi fotografa, chi corre, chi va al lavoro. Chi mangia, chi cucina. Chi vende. Tutti sembrano avere qualcosa da fare.
I prezzi sono aumentati alla faccia della crisi. Il vantaggio del cambio si sente, ma il mio portafoglio è fermo a due anni fa, quando la metropolitana costava meno (ora 2 dollari e 30 cent a corsa). Quando il caffè di Starbuck’s costava meno. Quando fare shopping da Banana Republic era conveniente.
Le cose veramente nuove che ho fatto sono:
– esplorare davvero il Central Park a cui abbiamo dedicato 3 giorni e appena posso vi posto qualche foto. Tutto è efficientissimo e organizzato. Semplicemente perfetto. E’ il parco che ogni città dovrebbe avere.
– visitare il MOMA con grandissima delusione (20 dollari buttati). Il TATE modern di Londra è sicuramente piu’ interessante (oltre che gratuito) e ricco di opere d’arte. Vi dico solo che nel MOMA si salvano solo gli ultimi 2 piani (su 6 è pochino).
– Usare un pedicab è un’esperienza fighissima. Pedalava un Turco che ci ha portato dalla 74 alla 53 lungo tutto l’Upper East Side (20 dollari)
– Infine abbiamo visto i fuochi del 4 Luglio offerti da Macy’s grazie ad una crociera sull’Hudson river di notte. Discoteca, open bar, cena, e fireworks di notte specchiati sull’acqua e sui grattacieli. Esperienza da urlo.
Puntatine a Coney Island e ad Harlem (tutto dedicato a Michael Jackson) non ce le siamo fatte mancare.
Insomma. Tornerei a NYC ancora una volta, anche domani.