Apprezzo sempre il dono della sintesi. A volte però – per semplificare – si finisce sempre per fornire un dato per un altro.
Mettiamo in ogni discussione alcune precisazioni lessicali, come dei paletti da tenere fermi e da cui far partire ogni analisi.
1- Banda larghissima = fibra ottica = rete di nuova generazione = NGN per usare un acronimo.
2- Piano Caio = parliamo comunque di banda larghissima in fibra ottica per il 10, 20 o 50% delle famiglie
3- Piano Romani = 1500 milioni di euro per risolvere il digital divide (stiamo sulla rete in rame)
4- primo stanziamento annunciato dal Governo = 800 milioni CIPE (una parte del piano Romani)
Quindi non posso condividere articoli così sintetici.
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Banda larghissima e Piano Caio
di CARLO SCARPA
Da marzo è stato consegnato al Governo il piano Caio sulla rete di telecomunicazioni di nuova generazione. Si tratta della banda “larghissima”, 5-10 volte pi๠veloce di quella attuale, che alcuni paesi stanno già installando fino alle abitazioni. Occorre far partire questa, che è la principale infrastruttura di cui il paese ha veramente bisogno.
E’ un investimento consistente, da studiare dal punto di vista finanziario (nel piano Caio sono descritte alcune opzioni) ma con un importante ritorno per il paese, e molto pi๠capace di creare posti di lavoro delle altre “grandi opere” di cui si parla. Il piano Scajola è un inizio, ma una goccia nel mare: il vero rinnovo della rete costerebbe forse 20 volte quanto il governo mette sul piatto.
Non sono risorse che ci si può aspettare che il Governo possa spendere oggi, ma dire quale rete si vuole e cominciare a organizzare l’operazione sono passi fondamentali per non perdere altro tempo.