Sarebbe bello riuscire ad emozionarsi di una Facebook generation tutta italiana, ma io ragazzi no, proprio non ci riesco.
Le tremila persone del party-romano sono per me, 3000 ritardatari che hanno scoperto Facebook quando ormai è già un fenomeno sorpassato, quasi morto.
Questo perchè su Internet tutto gira al doppio della velocità normale e il gregge di pecoroni arriva con tutta calma … a pascolare sul campo, dopo la raccolta.
Ma ve la ricordate Second Life? Per il mondo reale, eravamo diventati una massa di trogloditi. Generazioni di perversi appiccicati al computer disposti a cambiare i soldi veri per i dollari finti e tutti intenti a costruire una realtà parallela alla vita reale.
Eppure dopo poco, il fuoco s’è spento. S’è spento per molte ragioni, ma anche perchè Second Life esisteva già da anni e quando è arrivato il giochino al grande pubblico, beh, fatemi dire: aveva già stancato.
Ecco perchè io non me la sento di unirmi al coro dei felicitatori che si affaccia al Facebook party a ritrovare i vecchi amori e i compagni di scuola. Porta sfiga…
E’ come la moda per un creatore di moda.
Mi diceva un grande stilista che lui ragiona due anni avanti rispetto a me.
Diceva che io ero vestito come andava due anni fa, perchè i designer avevano pensato alla zip sul collo del maglione 2 stagioni prima.
Poi quei maglioni sono stati prodotti per l’alta moda e solo dopo sono arrivati da Zara fino a me.
Diceva che lui stava già pensando alla collezione primavera-estate, si, ma non alla prossima: quella dopo ancora.
Per questi stessi motivi, secondo me, Facebook è vecchio ed è prossimo al tramonto.
secondo me non e’ del tutto vero: anche se un facebook party non ha assolutamente senso perche’ e’ un’estensione non naturale di quanto facebook si prefigge, sta di fatto che i numeri italiani di facebook e’ adesso che stanno crescendo.
credo che sia un fenomeno che ha i suoi tempi e i suoi metabolismi in ogni paese. second life non e’ socializzazione, e’ un gioco di ruolo traslato nel web. facebook invece si’ che e’ socializzazione. e gli italiani sono un popolo caloroso e caciarone, pettegolo e impiccione, amichevole e passionale… insomma per facebook “e’ la morte sua”, ma non e’ la sua morte (se sono riuscito a rendere l’idea sul mio modo di vedere) 😉
@FERD – hai reso l’idea ma credimi, SL era molto piu’ social di FB.
In Italia siamo arrivati dopo, stiamo esagerando, ma ci disgusterà mangiare tutti i giorni prosciutto e facebook. Non ho i dati di Twitter, ma pure Twitter ormai ਠmorto.
non sono completamente concorde..
Devo ammettere che la funzione di ricontattare i vecchi amici ormai dispersi nel mondo mi esalta, a prescindere da facebook, che ਠproprio una prerogativa di internet, ma in un social network dove ci sono un po’ tutti ਠindubbiamente pi๠facile.
D’altro canto personalmente sono veramente stufo dei vari social network.. anche perchਠadoro la sostanza e mi interessa poco la fuffa…
noto che pur di essere “attivi” si inventano cag..e pazzesche, si scrivono idiozie assurde.. etc.
Be’, complimenti per esserti accorto alla tua non pi๠giovanissima età che i disegantori di moda creano le collezioni con due anni di anticipo..
non capisco perché si deve decretare la morte di qualcosa quando comincia a diventare di massa 😐
c’ਠchi da un anno dice che il blog ਠmorto e ce ne sono pi๠di 100 milioni e non diminuiscono mica!
ognuno trova la sua utilità ma un mezzo non ne esclude l’altro
se per questo allora anche la tv dovrebbe essere morta da tempo e invece 25 milioni di persone la guardano tutte le sere… non dirmi che sono zombie che non ਠvero 😉
Dario, in due anni se ne fanno di cose on line 😀
@LUCA – Possiamo parlare in termini di curva di crescita? Hai i dati pi๠aggiornati di Twitter? Come sta andando?
@STEFANO – Siamo allineati. Due anni: questo ਠil tempo in cui si consuma un vero fenomeno di massa su Internet.
La curva di crescita di Facebook non s’ਠper nulla arrestata. Twitter non comunica dati sugli utenti come politica aziendale.
Ci mancherebbe che la curva di FB si fosse arrestata proprio adesso che ਠgiunto alla massa. Sta salendo ed ਠpronta a stabilizzarsi. Bisogna vedere se non precipita.
Su twitter io ho il mio pensiero: interopera male con gli Istant messaging (a cominciare da Gtalk con cui prima funzionava). Quindi o gli IM lo hanno deliberatamente fatto fuori, oppure ਠinusabile a causa di una chiusura che non gli permette di sftruttare l’effetto rete diretto degli IM.
Non penso si possa confrontare second life che era già morto quando ਠnato e non era uno strumento di social con FB.
Gli utenti su SL non sapevano cosa fare e come interagire anche quando non connessi, inoltre si parla di un’applicazione installata, rispetto all’utilizzo del browser, SL ਠnato di nicchia.
Il boom di FB c’ਠstato perché ha raggiunto il punto critico anche in italia, in ritardo com’ਠnormale che partano in ritardo i paesi pi๠sviluppati del terzo mondo, quale noi siamo. Ma il grado di social di FB e di partecipazione continua ਠveramente alto e soddisfa un bisogno di relazioni. Rappresenta a mio parere un’evoluzione di messenger dal punto di vista delle relazioni (per alcuni gruppi di età ). In definitiva, non penso che avrà vita breve… non sarà neanche universale… avrà il suo bel bacino di utenti come tanti servizi.
@MARCO – il confronto con SL resiste perchਠsono fenomeni sociali che nascono sul web. Faccio fatica a capire perchਠSL non lo classifichi come ‘social’. Siamo invece molto d’accordo sulle conclusioni a cui pervieni.
Ciao
Dar
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La frase finiva con “strumento di social come FB.” non so come mai ci ਠfinito un “con”. E’ chiaro che SL sia social ma ਠil confronto che non mi torna, ਠtroppo lontano da FB. E’ un po’ una forzatura, allora potrei confrontare World of Warcraft – con i suoi 10 milioni di utenti che pagano oltretutto – e Facebook.
Dai…sei snob…e non ti sembra vero che qualcuno commenti il tuo blog
@FB – Certo che mi fa piacere se commenti. Per scrivere un post ci vogliono 10 minuti. Tu ci hai messo 2 minuti e trentasette secondi per leggere questo post, e tutto quello che hai saputo fare ਠdirmi che sono uno snob. Ecco, io di questo non so meravigliarmi. Al posto tuo avrei potuto fare lo stesso. Forse però, non l’avrei scritto.
Dar
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sec me ਠvero in parte, il discorso del gregge ਠviziato dal fatto che in italia le cose arrivano un po’ in ritardo…sempre meno col passare del tempo, per fortuna
facebook ਠsolo una versione per trenta-quarantenni delle orribili chat per pischelli. Un luogo di pettegolezzo e cazzeggio senza costrutto che serve a quei poveretti che si mettono a contare il numero degli “amici” per sertirsi qualcuno.
Patetico!
Io sono completamente daccordo con te.
Aggiungo anche che secondo me i social network sono una grande pagliacciata e perdita di tempo, soprattutto per le persone che sono chiamate “snob” che amano stare all’aria aperta.
Non ci avete mai pensato? E’ meglio stare con il vostro amico in carne ed ossa, parlando e scherzando senza usare dei linguaggi che per molti sono obsoleti, anzichè stare seduti davanti al computer, impegnati a digitare tasti, che non vi accorgete nemmeno che non state provando sentimenti esterni e che foste catturati dallo schermo.