Oggi sono a Lisbona per un incontro con i miei colleghi europei.
Si parlera’ dell’importanza di un quadro regolatorio utile a° prevenire le condotte anticompetitive dell’incumbent e per promuovere la concorrenza nel settore.
Verra’ analizzata la possibilita’ di ricorrere alla° separazione funzionale della rete come rimedio estremo da adottare per alzare una barriera tra° le attivita’ all’ingrosso e quelle al dettaglio, dell’ex monopolista.
Gia da ieri sera a cena con Inno, Ilsa e altri tre colleghi° e’ apparso chiaro che condividiamo gli stessi problemi in ogni Paese.
Un grande incumbent e decine di competitor, energetici ma discriminati nella possibilita’ di poter° competere in maniera corretta sul mercato.
Quintarelli: per risolvere il nodo del policing attraverso deep packet inspection che tu odi tanto, bisogna che (a prescindere dai tecnicismi / burocratismi assolutamente inutili) – IN SOLDONI – Telecom Italia sia forzata a implementare in ATM o sui pochi nodi Ethernet l’offerta Alice secondo i dogmi di raccolta Wholesale.
Secondo te perchਠle uniche ADSL su cui si fa L7-policing sono quelle Wholesale? Perché ਠanti-economico per un operatore avere il 10% degli utenti che saturano tutto i VP di raccolta, quando Telecom Italia bellamente fa:
1) La raccolta come le pare, con “VP infiniti”
2) Upgrada la sua rete infischiandosi degli altri. Mette MCR enormi sui DSLAM in mdo che questi, quando sono saturi, scartano sempre i circuiti dei clienti Wholesale
Mentre degli sporchi VP che al massimo possono avere 20Mbit/s di MCR (dico, AL MASSIMO!) li vende a peso d’oro -e- se sono “urbani” (distinzione ovviamente INESISTENTE per Telecom Italia).. altrimenti puoi anche spararti sempre antieconomici.. e ovviamente sempre sperando che vadano sempre a 40Mbit/s di PCR!
E’ impossibile fare concorrenza a Telecom in questo modo.. e ora che regaleranno upgrade a 7Mbit/s a chi ha ADSL1 e a 20Mbit/s a chi ha ADSL2 a tutti, sarà un massacro per gli operatori che hanno clienti consumer.
Possibile che nessun operatore questo lo dica chiaro in AGCOM? Possibile che si vada sempre avanti così?
A parte – ripeto – burocratismi, finchਠgli verrà permesso di fare tutto quello che vogliono (che documentino il loro sistema di raccolta! Nessuno glielo ha mai chiesto?), non ci sarà mai un mercato aperto, se non di nicchia.
E non mi si venga a dire che la soluzione ਠfare consorzi tra chi fa unbundling local loop: la Rete Universale deve avere prezzi accessibili per tutti gli operatori. Punto. E per chi vuole fare unbundling deve esserci la possibilità OPERATIVA di avere un servizio DECENTE e PUNTUALE in centrale, ad un prezzo ACCETTABILE (ovvero NON la situazione attuale).
Abbiamo accettato per anni doppini “rubati” agli indipendenti per fare ADSL Telecom Italia (permutati nelle muffole stradali), ADSL anti-digital divide sempre in KO e vendute 8 mesi prima dalla vendita indiretta come Alice, gestione “furbesca” delle SLA, messe in sospensione ad arte con balle per non pagare mai le penali, E ORA DI DIRE BASTA!
E a Roma cosa fanno? Mangiano, si ingrassano, e dormono!
Al Ministero delle Comunicazioni nemmeno le piante che ci sono nei corridoi fanno la fotosintesi clorofilliana: ਠtroppo faticoso!
Ti sembra NORMALE che le TLC girano al 90% nel nord Italia e la sede della AGCOM sia a Napoli?
Siamo seri! Basta! Non se ne può piú!
Ma in un paese in cui il Ministro della Giustizia ਠstato il testimone di nozze di un mafioso (Francesco Campanella) c’ਠpoco da sperare!
Ti chiedo un minimo di coraggio intelletuale non cancellando questo post.
Mi alzi un casino nel blog quando sono a Lisbona.
Ma se passo per Mantova ti faccio passare la voglia di fare il postino.
Dar