E’ vero. Frequento librerie poco raccomandabili. Di quelle che non esistono praticamente piu’. Piccole e polverose. Di quelle aperte di notte magari, con un tossico alla cassa. O di quelle con selezioni riservate agli avvocati annoiati da manuali tristi di diritto italiano. In ogni caso cerco meglio, cerco sempre dove altri non arrivano. E dopo questo peregrinare culturale, mi sovviene spesso l’impulso di acquistare qualcosa di piccolo, di giocoso. L’esperimento di un uomo che ha avuto molto dalla vita. L’esercizio ciclico di una penna acuta quanto la sua dottrina. E’ tutto questo il libello di poesie di Corrado Calabro’, al secolo Presidente di AGCom autore di versi, “La Stella Promessa”, Mondadori, 14,00 euro. So già che in questi giorni il Poeta ha appena presentato un’altra opera. Ma per meritare la mia stima deve almeno guadagnarsi un merito. Ed io per questo suo abile fraseggio, pur pigro e flemmatico, mi fingo conoscitore della sua Poesia e lo dileggio. Ecco. Qui di seguito trovate una selezione antologica dei migliori versi dell’opera su citata.
Li ho scelti con cura ma con spregio del diritto d’autore, sicuro come sono che l’Autore stesso non avra’ motivo di dolersene se contribuisco a diffondere un pò del suo genio in rete.
INDEGNITA’ “Alla morte non è appropriato ne’ equo ne’ salutare ne’ degno sopravvivere” (C. Calabrò, Presidente di AGCom)
questo mi sembra un plagio di una poesia di Giorgio Caproni
VERRA’ L’ESTATE – “Verra’ l’estate e avra’ il tuo vestitino” (C. Calabrò, Presidente di AGCom)
Questo è un plagio di Cesare Pavese…
PROSPETTIVA “Noi di Reggio a quelli di Messina – che gli stiamo di fronte – solo una cosa invidiamo: la visuale” (C. Calabrò, Presidente di AGCom)
EPPURE (…) “To sleep or not to sleep? That is the question… degli orologi apprezzo la certezza dell’ora” (C. Calabrò, Presidente di AGCom)
ALBA DI NOTTE (…) “Senti come ci palpa come ci rende bisessuati il buio?” (C. Calabrò, Presidente di AGCom)
ACCORRE IMPROVVISA (…) “Sei rimasta appoggiata sul gomito con l’iPod nelle orecchie trasognate” (C. Calabrò, Presidente di AGCom)
“Nel farmi la barba mi accorgo che mi sono crepati i capillari nella sclerotica dell’occhio” (C. Calabrò, Presidente di AGCom)
“Suda la mia colf sotto le ascelle e odora d’aglio come la santona” (C. Calabrò, Presidente di AGCom)
Roaming (…) “Provo a connettermi in rete, via cavo o etere, ma un DVD rimasto conficcato, ingravida ancora il mio computer; e nei tre giorni senza corrente, la memoria s’è intanto cancellata”. (C. Calabrò, Presidente di AGCom)